"chiudi gli occhi e sentirai le note del silenzio"

sabato 25 febbraio 2012

Battiato, un mito da mondi lontanissimi

Poeta, pittore, compositore, cantautore, designer, regista: è l'incarnazione della "monotonia del posto fisso". Franco Battiato è l'alieno della musica italiana. Nasce nel beat, tocca l'elettro-acustico e rock d'avanguardia, si esalta nel pop, sfiora la musica sacra, sconfina nella lirica: un'intero blog non basterebbe per descrivere il suo pensiero musicale nè tanto meno i suoi testi mistico-filosofici. Scompare e riappare sul palcoscenico artistico, ogni volta lasciando un'impronta, un segno che afferma che è presente ancora. La sua musica è intramontabile e continua, a differenza di molti suoi coevi colleghi, a rapire e ad emozionare anche chi, negli anni '80, non era ancora in grado di apprezzarlo, perchè neanche nato. 
Ma qual'è il suo segreto? Perchè oggi tutti ci ritroviamo all'improvviso a cantare <<gesuiti euclidei>>? La risposta è semplice. Perchè le armonie di Battiato appartengono ad universi paralleli, di cui solo lui conosce e comprende il significato, facendo a noi assaggiare solo piccole pillole: se tutta la canzone italiana fosse simile nei suoni e nei testi a quella del cantante siciliano, ne saremo stufi, sazi, non ne apprezzeremmo la bellezza. Di qui il mio desiderio di ricostruire della sua vita artistica la prima parte che, a dispetto di qualsiasi etichetta, si scompone in più rivoli di sottoperiodi musico-culturali. 
E' un giovane ventitreenne, sbarcato dalla Sicilia a Milano, quello che si presenta al Disco per l'estate del 1968 con il brano "Bella ragazza", una canzone romantica-beat (presentata forse per accontentare qualcuno, viste le precedenti acerbe canzoni di protesta), che oltre a non piacere allo stesso cantante non piace neanche all'  italiano "pubblico balneare". Da questo momento il nostro comprende che quel tipo di musica non è per lui:  non vuole ricercare il consenso o premi, preferisce essere portatore di proprie istanze artistiche, anche con il rischio di non piacere. Inizia il suo periodo elettro-acustico, rock sperimentale e d'avanguardia per l'epoca che lo accosta alla musica dell'allora underground americano. Ma i testi presentano un carattere intellettuale, mistico,  orientale, frutto di uno studio del pensiero culturale medievale. Questo è trasfuso in "Fetus" (con la copertina che verrà censurata), "Pollution", "Sulle corde di Aries" e "Clic", tutti album dei primi anni '70, dove Battiato utilizza dapprima chitarre, batterie, bassi con sintetizzatori acustici, per poi abbandonarli in favore del colore di strumenti a fiato , violoncelli e pianoforte. Il risultato è da forte sequestro mistico. La sua voce sembra provenire dall'esterno, ma per non riportarti nella realtà delle cose ma per confondere ancora una volta i sensi. La sua musica è, però, ancora per pochi, non capita, troppo nuova per l'Italia delle canzonette (e forse ancora oggi così).

domenica 19 febbraio 2012

Emma - Arisa - Noemi: women have the power!


THE END. Quattro giorni, mari di polemiche annesse e connesse, finalmente ieri sera si chiude il sipario sulla kermesse canora più famosa d'Italia. Iniziata Martedì 14 con la presentazione delle canzoni dei big in gara e aver alternato fasi di noia assoluta e esibizioni da scrivere negli annali della Rai, verso mezzanotte i dati del voto del pubblico e dei maestri dell'orchestra mostravano i primi tre classificati quali Arisa, Emma e il duo Gigi-Loredana. Stava per avvenire quello che quasi tutti potevamo immaginarci? Dall'esclusione ad una probabile vittoria del cantautore partenopeo come era già avvenuto con Albano l'anno scorso o con Valerio Scanu due anni fa? A scamparcela quest'anno è stata la golden-share assegnata dalla Sala Stampa che ha permesso a Noemi di risalire dal quinto posto, insediarsi tra il primo e il secondo, facendo dire addio ai sogni di gloria di Gigì-Bertè. La contesa per il podio è stata chiara: tutta in rosa, come non accadeva dal 1999 quando nel Festival di Fazio a spuntarla fu Anna Oxa precedendo Antonella Ruggiero e Mariella Nava.

Al di là dei pronostici della critica, i posizionamenti in classifica delle tre cantanti erano prevedibili sin dalle scorse giornate quando i loro brani erano in ordine sparso tra le song più vendute nello store di Itunes: il pubblico aveva già decretato le loro vincitrici. Come è andata a finire è cosa ormai nota visto che in Italia, durante la settimana del Festival, sembra che non si parli d'altro, come se tutti i problemi che insidiano in nostro Bel Paese si prendessero una pausa, davanti alla tv, per guardare Sanremo. Il pubblico è sovrano ma, entrambe le tre finaliste, erano legittimate ad una vittoria.
Ma l'interpretazione dei brani ha meritato un così alto gradimento in termini di classifica? O tutto è dovuto per l'ennesima volta al voto del popolo dei talent-show?

sabato 18 febbraio 2012

"Respirare": nuova hit dance o ennesimo trash?

Se state mangiando qualcosa vi prego di smettere prima di continuare la lettura poichè il soffocamento è dietro l'angolo... per il colpo! Ma in positivo o in negativo? Eh, è questo il dilemma di shakespeareana memoria... Il brano sanremese dell'inedita coppia D'Alessio - Bertè ha lasciato spazio a giudizi più diversi, dall'estasiato Fegiz del Corriere ("un brano in crescendo") alla quasi derisione che si può scorgere dai commenti del pubblico nel blog di Castaldo-Assante su Repubblica.it. 
Il mio personale commento è che siamo di fronte ad un brano in puro stile di Gigi con la voce Bertè (ma ha restaurato le corde vocali oltre che le labbra?)che fa capire che non si sta ascoltando per l'ennesima volta il ritornello di "Io ti dirò le cose dette mai" (con Tatangelo al seguito). 
Ma la cosa che mi ha sconvolto di più è il remix proposto, con playback di Loredana annesso, dal dj Fargetta... In un tripudio di ballerini e paillettes il teatro Ariston sembrava una spiaggia di Ibiza con due tizi vestiti da... lasciamo stare. Per il resto posto il link del video e pongo la questione: ma niente niente ci ritroveremo ad alzare le mani in discoteca cantando <<RE-RE-RESPIRARE>>...

Marco Guazzone


Ebbene sì! Si parlava di sensazioni ed emozioni che la musica può trasmetterti... Mai provato? Desiderio di pelle d'oca? Ascoltate Marco Guazzone.

Il Festival di Sanremo come ogni anno qualche novità la tira sempre fuori dal luccichio di scenografie mastodontiche e fiumi di polemiche. L'edizione 2012 sembra aver messo in luce questo cantautore romano, poco più di 23 anni, autore ed esecutore di una splendida canzone che a non pochi sembra riecheggiare stile e accordi del rock britannico. La musica è nel suo DNA: genitori entrambi musicisti, adolescente prodigio cresciuto a pane e tastiere. Ma al di là di qualsiasi suo pregresso musicale, "Guasto", il suo brano sanremese, lascia tutti a bocca aperta per la melodia e la bella estensione vocale, senza alcuno sforzo, di Marco. Autore del brano è anche un giovane maestro di tromba, ventiduenne, Stefano Costantini, a cui è stata affidata, mai ad un così giovane, la direzione dell'orchestra. Sia Marco che Stefano fanno parte del complesso musicale "STAG", già noto all'ambiente romano per le loro esibizioni live e per avere aperto il concerto di Moby nella passata di edizione di Rock in Roma. 

In principio fu il blog


L'idea di creare un blog mi è venuta quasi di getto nella mente. 

Era ora che iniziassi a dismettere l'abito dello studente "dandy" in giurisprudenza per iniziare a scrivere della mia forte passione per la Musica, senza distinzione di genere, di stili, di culture e nazionalità. La Musica con la "M" maiuscola, quella capace di non farti dormire la notte, di accompagnarti per giorni interni, di segnare i passi più importanti della vita. 
Si, di questo voglio parlare.
Naturalmente non ho nè la preparazione nè la pretesa di voler sembrare un critico musicale. Voglio solo periodicamente, quì, scrivere qualche impressione, qualche sensazione, qualche brivido che la vibrazione di uno strumento può far scatenare in un corpo umano, senza tralasciare le note stonate e accordi fuori tempo.
Voglio creare un posto dove crescere culturalmente insieme a chi avrà la volontà di seguirmi. Mal che vada avrò creato un piccolo diario dove i pensieri resteranno per qualche tempo... 
Fiato alle trombe! Si incominci

Davide