"chiudi gli occhi e sentirai le note del silenzio"

domenica 19 febbraio 2012

Emma - Arisa - Noemi: women have the power!


THE END. Quattro giorni, mari di polemiche annesse e connesse, finalmente ieri sera si chiude il sipario sulla kermesse canora più famosa d'Italia. Iniziata Martedì 14 con la presentazione delle canzoni dei big in gara e aver alternato fasi di noia assoluta e esibizioni da scrivere negli annali della Rai, verso mezzanotte i dati del voto del pubblico e dei maestri dell'orchestra mostravano i primi tre classificati quali Arisa, Emma e il duo Gigi-Loredana. Stava per avvenire quello che quasi tutti potevamo immaginarci? Dall'esclusione ad una probabile vittoria del cantautore partenopeo come era già avvenuto con Albano l'anno scorso o con Valerio Scanu due anni fa? A scamparcela quest'anno è stata la golden-share assegnata dalla Sala Stampa che ha permesso a Noemi di risalire dal quinto posto, insediarsi tra il primo e il secondo, facendo dire addio ai sogni di gloria di Gigì-Bertè. La contesa per il podio è stata chiara: tutta in rosa, come non accadeva dal 1999 quando nel Festival di Fazio a spuntarla fu Anna Oxa precedendo Antonella Ruggiero e Mariella Nava.

Al di là dei pronostici della critica, i posizionamenti in classifica delle tre cantanti erano prevedibili sin dalle scorse giornate quando i loro brani erano in ordine sparso tra le song più vendute nello store di Itunes: il pubblico aveva già decretato le loro vincitrici. Come è andata a finire è cosa ormai nota visto che in Italia, durante la settimana del Festival, sembra che non si parli d'altro, come se tutti i problemi che insidiano in nostro Bel Paese si prendessero una pausa, davanti alla tv, per guardare Sanremo. Il pubblico è sovrano ma, entrambe le tre finaliste, erano legittimate ad una vittoria.
Ma l'interpretazione dei brani ha meritato un così alto gradimento in termini di classifica? O tutto è dovuto per l'ennesima volta al voto del popolo dei talent-show?



NOEMI: la rossa figlia di X-Factor 2009 ha ormai tagliato il cordone ombelicale che la legava con l'ex trasmissione cult della seconda rete nazionale. "Sono solo parole", scritta da Fabrizio Moro, è un brano che sembra cucito sulla sua pelle, che le permette di modulare l'estensione vocale evidenziando le sue caratteristiche naturali: la poderosità e padronanza nelle note più gravi e di graffiare, mordendo, quelle più acute. Il risultato di tale mix non sono solo parole: gli utenti di Itunes l'hanno incoronata fino a ieri regina della classifica delle hits più scaricate e, se le premesse sono queste, è destinata a rimanere sugli alti gradini per un bel po' di settimane.


ARISA: dismessi i panni di giudice dell'ultima edizione di X-Factor (non lasciando pochi dubbi sulle sue possibilità di svolgere tale ruolo), la cantante potentina torna a fare quello che le riesce meglio, ovvero la cantante. Il percorso di Arisa è, però, ad un nuovo step: non ritroviamo più l'ingenua vincitrice della Sezione giovani del Festival 2009, o la vintage anni '30 del Festival 2010 (per una cronologia più attenta si vedano anche i numerosi cambi di look). Arisa è cresciuta. Prove di un suo cambiamento e di un approfondimento culturale delle sue interpretazioni si notavano già nelle costanti apparizioni a Victor Victoria su La 7. "La notte", il brano sanremese, è frutto di tale percorso che ha lasciato non pochi a bocca aperta. Scritto dal suo fido Anastasi riecheggia nella melodia lo swing americano, con frasi sospese e voce capace di penetrare, le parole in linea con il saliscendi delle note. La resa merita un riascolto e un successo radiofonico.


EMMA: dopo il secondo posto dello scorso anno in molti scommettevano in un suo alto piazzamento in classifica. Per lei il discorso fatto per Noemi, ovvero l'essersi ormai separata dal talent che l'ha generata, è più complesso e meno scontato: per quanto l'artista salentina possa ormai ritenersi autonoma dal business della De Filippi, l'aver cantato con Alessandra Amoroso ha fatto a non pochi sorgere il dubbio che il primo posto sia dato dall'aver captato il voto del pubblico, fin troppo giovanile, dei talent. Spero e credo di no perchè questo non è sempre un punto a favore (vedi il caso Scanu, Carta, Maiello, dove i teeneagers votano e dimenticano). Che dire del brano "Non è l'inferno"? Voleva essere, forse, un cocktail tra la melodia incisiva e di successo dei Modà e un testo impegnato alla Vecchioni? Più che per il testo (qualcuno che l'ha solo ascoltato ha capito che era un dialogo?) è ben altro che merita menzione: il merito è la grinta (accompagnata da una voce che si è dimostrata più volte superlativa) di Emma e le felici composizioni di Silvestre (a volte fatte con lo stampo: la melodia che cresce, la pausa dei soli strumenti musicali e la ripresa ad effetto con timbro forte delle percussioni).La classifica di Itunes, un must per il riferimento della futura vendita degli album, sembra premiarla non solo con il previsto primo posto di "Non è l'inferno", ma anche con il decimo posto della versione in coppia con la Amoroso.

Mai come quest'anno "women have the power" e devo dire sinceramente l'aver scampato una vittoria di Gigi mi ha fatto andare a dormire contento. Deo gratias!
Per tutti posto il link di una song del molleggiato Celentano tratta dal suo ultimo lavoro discografico che alla collettività è sfuggito lo scorso Novembre ma che ieri sera (con commozione al seguito di Morandi) ha ricevuto con "Ti penso e cambia il mondo"  e "La cumbia di chi canta" una collocazione ideale per essere rilanciato in radio. Alcuni autori dei brani, oltre allo stesso Celentano, sono Jovanotti, Stephen Lipson (già collaboratore di Mc Cartney, Lennox e Simply Minds), ma anche Pacifico e Matteo Saggese (autore di musiche per Giorgia, Zucchero e Mina).

Davide


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